Collagene: come integrarlo per ridurre l’invecchiamento cutaneo

Da qualche tempo, quando ci rechiamo al supermercato, troviamo negli scaffali bottiglie di acqua minerale arricchite con vari composti utili per la salute, in particolar modo vitamine, minerali e soprattutto collagene. La supplementazione con questa molecola ha avuto una grande eco nei social grazie (o meglio purtroppo) alla sponsorizzazione da parte degli influencer.

Ma che cosa c’è di vero? È utile integrare la nostra alimentazione con il collagene?

Innanzitutto cerchiamo di capire che cos’è il collagene.

Il collagene

Definizione di collagene

Il collagene è una proteina abbondantemente presente negli organismi animali. È costituita da tre filamenti di aminoacidi che si avvolgono l’uno sull’altro e tanti filamenti di questo tipo contribuiscono a formare il tessuto connettivo, che ha la funzione di fare da supporto, unire e proteggere gli altri tipi di tessuti, ma anche l’impalcatura delle cellule cutanee.

Con il trascorrere del tempo il nostro organismo produce meno collagene, in particolare ne sintetizziamo l’1% in meno ogni anno e a questo si aggiungono alcuni fattori ambientali (come l’esposizione prolungata alla luce solare) che possono ridurne la sintesi.

Quanto è presenza nell’organismo

Nel nostro organismo vi sono almeno 28 tipi diversi di tale proteina, ma l’80-90% è formato da collagene di tipo I, II e III.

Il collagene contiene un aminoacido, l’idrossiprolina, che è in grado di stimolare la produzione di acido ialuronico nei fibroblasti del derma umano in colture cellulari. L’acido ialuronico poi, in virtù della sua struttura chimica, è in grado di richiamare acqua nel distretto e aumentare il turgore e la lubrificazione del tessuto.

Molte ricerche che valutano l’efficacia degli integratori di collagene nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo vengono condotte da aziende che vendono tali integratori (bias molto importante) ed è improbabile che le società pubblichino risultati negativi.

Un altro fattore da considerare è che alcuni studi si basano su formulazioni che contengono anche altri ingredienti (oltre al collagene), come vitamine e minerali che possono contribuire al raggiungimento dei risultati decantati nelle campagne di marketing.

Come aumentare i livelli di collagene

Sebbene alcuni studi mostrino risultati promettenti, l’evidenza scientifica è ancora molto lontana.

Certamente non c’è nulla di male nell’assumere integratori a base di collagene, tuttavia, ad oggi, sulla scorta dei dati disponibili, questi non rappresentano un valido aiuto nel ricostruire il collagene cutaneo.

Come detto in precedenza, il collagene è una proteina e quando la assumiamo attraverso gli alimenti di origine animale o con gli integratori viene scissa nei vari peptidi e aminoacidi che la compongono. Dopo tale scomposizione non è detto che questi composti vadano nel derma a riformare il collagene, ma possono andare ovunque servano nell’organismo in un preciso istante.

Dove trovare il collagene

Negli alimenti il collagene lo ritroviamo nella carne e nel pesce, in particolar modo nei tagli in cui vi è una muscolatura più rappresentata dovuta ad una maggiore stimolazione durante la vita dell’animale.

Non esistono fonti vegetali di questa proteina, ma ciò non toglie che chi segue un’alimentazione vegana, ad esempio, non abbia collagene. Il collagene siamo in grado di sintetizzarlo autonomamente utilizzando i suoi precursori, per lo più aminoacidi, vitamina C e ferro.

Dunque, piuttosto che concentrarsi elusivamente sugli integratori, sarebbe opportuno valutare applicazioni topiche come creme e sieri che contengano, ad esempio, tretinoina (molecola derivante dalla vitamina A), vitamina C e acido glicolico che sono i composti gold standard per favorire la sintesi del collagene cutaneo, senza tralasciare altri aspetti riguardanti lo stile di vita che possono aiutare sia a preservare il collagene sia a sintetizzarlo ex novo.

Tra questi fattori ci sono sicuramente un’alimentazione sana e corretta, la giusta esposizione ai raggi solari (fattore più importante dell’invecchiamento cutaneo), l’astinenza dal fumo di sigaretta e di evitare il più possibile ambienti inquinati.

Suggerimenti alimentari

Considerando la dieta, è fondamentale che l’alimentazione sia basata prevalentemente su vegetali (verdura e frutta in abbondanza), cereali integrali, legumi, frutta secca a guscio e semi oleaginosi.

I micronutrienti che hanno un ruolo preminente sono la vitamina A che, attraverso i suoi metaboliti, agisce sul corretto differenziamento cellulare e sulla protezione delle membrane; la vitamina C (acido ascorbico), combinando l’uso topico con l’assunzione attraverso i vegetali, poiché, essendo l’epidermide (lo strato più esterno della cute) non vascolarizzata, è molto difficile che la vitamina C, che viaggia nel torrente circolatorio dopo l’ingestione, riesca a diffondere fino a questo strato superficiale. Inoltre bisogna anche valutare la modalità con cui la vitamina C topica viene veicolata (formulazione adeguata, dosaggio, stabilità, pH e altri fattori).

L’acido ascorbico assunto con gli alimenti o integratori, invece, agisce prevalentemente nel derma (strato più profondo della cute); poi la vitamina D che, una volta attivata a calcitriolo, ha recettori specifici nelle cellule cutanee; gli acidi grassi omega-3 in giusto rapporto con gli omega-6; il ferro per la corretta sintesi endogena del collagene; e poi lo zinco, il rame, la biotina, le vitamine B3, B6 e B12 che intervengono anch’essi nel differenziamento cellulare, oltre che nella difesa antiossidante.

Pertanto, prima di ricorrere all’utilizzo di integratori alimentari o bevande supplementate con collagene, sarebbe meglio correggere la propria dieta con l’eventuale supporto di un nutrizionista online, chiedere consiglio al dermatologo di fiducia e, nel caso, ad un professionista esperto in cosmetologia.

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