23 Mar La dieta dash: ecco la spiegazione del nutrizionista
Quando si parla di dieta si parla sicuramente di un mondo che interessa a molti e che è pieno di informazioni che possono tornare utili a chi non cerca altro.
Di diete, per chi se ne intende, ce ne sono di diverse: in questo articolo parleremo di una in particolare, la dieta dash.
Ne avete mai sentito parlare? Se il nome di questa dieta non vi dice nulla, non temete, cercheremo di capire in cosa consiste e le controindicazioni che possono derivare, proprio in questo articolo.
Dieta dash: cos’è?
Se vogliamo parlare di questa dieta, è bene specificare che è presente nelle classifiche americane ed è ritenuta come la migliore: migliore per chi e per cosa? Sicuramente migliore per dimagrire, ma non solo: sembra, infatti, essere ottima per prevenire o curare l’ipertensione (uno stato costante in cui la pressione arteriosa è elevata rispetto a valori fisiologici considerati normali, ovvero per chi ha una pressione diastolica maggiore di 90 e sistolica maggiore di 140 mmHg.)
Ma facciamo un attimo un passo indietro: dash cosa significa?
È l’acronimo di Dash Dietary Approaches to Stop Hypertension: come potete vedere, già il suo nome rimanda a quanto detto poc’anzi. Grazie a questo modello alimentare possiamo combattere la pressione alta, preservando la nostra salute.
Questa dieta è molto seguita, non solo negli Stati Uniti, dove sembra aver avuto primariamente successo, ma anche in Italia .
Una domanda che a questo punto sorge in modo spontaneo è: “come funziona”?
Dieta Dash: come funziona?
Poco fa abbiamo parlato di pressione alta e dell’efficacia di questa dieta nel riuscire a combatterla: sicuramente per poter riuscire in questo, la dieta deve essere basata su alimenti in grado di normalizzarne i valori.
La dieta dsh presuppone un limitato consumo di sale e, proprio come la dieta mediterranea, propone il consumo di frutta, verdura di stagione e cereali integrali.
Alcuni ricercatori americani, dopo aver condotto due studi fondamentali, hanno dimostrato che è infatti possibile diminuire la pressione seguendo una dieta a basso contenuto di grassi saturi, colesterolo e grassi totale, che privilegia frutta e verdura.
Non dimentichiamo che dobbiamo abbinare sempre l’attività fisica all’alimentazione: ricordate che è importante anche solo fare una camminata di mezz’ora ogni giorno per mantenerci in forma e riattivare il metabolismo.
Ovviamente, questa è una dieta che deve essere personalizzata in base ai bisogni di chi vuole seguirla, ma generalmente presuppone il consumo oltre che frutta, verdura, cereali integrali, anche di latticini magri, pesce, legumi, semi oleosi e frutta secca. Da limitare, invece, il consumo di dolci, grassi, carne rossa ed insaccati.
Fondamentale è bere: è consigliabile almeno 1 litro e mezzo di acqua ogni giorno. Se facciamo fatica, possiamo aituarci con delle tisane durante l’inverno o degli infusi / acque detox fredde durante l’estate.
Controindicazioni della dieta Dash: quali sono?
Ora veniamo ad un aspetto che non va sottovalutato: le controindicazioni di questa dieta. Sì, perché anche queste vanno prese in considerazione. Sicuramente non ne presenta tantissime ma, a tal proposito, è bene sapere che è opportuno evitare di ricorrere al fai da te.
Dunque se volete perdere peso, rivolgetevi ad un esperto nutrizionista che vi aiuti ad avere un piano vostro, personalizzato in base alla vostra situazione specifica. È importante fare questo soprattutto se avete qualche patologia in particolare e se assumete dei farmaci: in tal caso, è bene consultare anche il proprio medico curante.
Volendo riassumere in cosa consiste questa dieta, in termini di alimentazione, riportiamo le parole della dott.ssa Vitiello, che ha affermato “la dieta dash prevede l’abolizione del sale da cucina e,al suo posto, un utilizzo di più spezie, eliminando alimenti conservati che hanno un maggiore contenuto di sale e prediligendo cibi freschi, abolendo il consumo di alcol. Favorire il consumo di alimenti ricchi di potassio, magnesio e calcio, limitare il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi/idrogenati e colesterolo e favorire il consumo di alimenti ricchi di acidi grassi essenziali Omega-3, come pesce e frutta secca. Assumere proteine in quantità sufficiente e maggiormente di origine vegetale, limitare dolci e carni rosse, favorendo il consumo di carne bianca; consumare la giusta quantità di latticini a basso contenuto di grassi, latte scremato o yogurt, consumando verdura e frutta di stagione e idratandosi costantemente con tisane o acqua oligominerale”.
Ricordiamo che questa dieta ha lo scopo primario di combattere l’ipertensione e, successivamente, quello di perdere peso.
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