Disfagia esofagea: come modificare la dieta?

Avete mai sentito parlare, o avete mai sofferto, di disfagia esofagea? Con questo termine si fa riferimento ad un disturbo, quindi ad una difficoltà, che riguarda la nutrizione, anche se non in modo del tutto diretto, e che può accomunare molte persone.

Si tratta di un disturbo che interessa l’esofago e che, soprattutto, va ad alterare in modo più o meno impattante la funzione della deglutizione e, quindi, della conseguente nutrizione.

In questo articolo cercheremo di parlare proprio di questo disturbo, al fine di darvi delle informazioni utili, per capire anche come poter modificare la vostra dietaprevenire una malnutrizione e le varie conseguenze negative che spesso  sono proprio causate da questa condizione fisica.

Disfagia: cos’è?

Il termine disfagia esofagea viene utilizzato per indicare la difficoltà nella deglutizione quindi indica proprio la difficoltà di “far passare il cibo lungo l’esofago” per poi essere deglutito correttamente.

Questa difficoltà può riguardare varie tipologie di alimenti, ad esempio i cibi solidi ma anche quelli liquidi o entrambi; sicuramente si tratta di una condizione e di un disturbo davvero impattante perché il soggetto, proprio a causa di questa difficoltà e di questo dolore, può arrivare ad evitare la nutrizione con conseguenze davvero spiacevoli come dimagrimento e in alcuni casi una vera e propria malnutrizione.

Questo disturbo, molto spesso, è associato e in qualche modo causato da altre condizioni mediche come malattie di tipo neurologico, pensiamo ad esempio al Morbo di Parkinson o alla SLA, o anche a condizioni di neoplasie del collo che magari riguardano la trachea o l’esofago.

Insomma, spesso, è associata ad altre condizioni specifiche che quindi possono anche aiutarci per riuscire ad individuarlo.

Questo, però, è presente e succede solo in alcuni casi e non in tutti; in altre condizioni, infatti, la disfagia potrebbe anche non essere evidente e presentarsi in modo non specifico ad esempio con tosse durante i pasti o con la sensazione di un corpo estraneo in gola.

In altri casi, invece, la disfagia esofagea può anche essere asintomatica quindi passare del tutto “inosservata” proprio perché non ci sono segnali evidenti.

Ciò che, però, può comunque aiutarci nel rilevare questo disturbo è l’osservazione di alcuni fattori conseguenti quindi, ad esempio, la perdita di peso in quanto il soggetto potrebbe arrivare a non nutrirsi proprio per evitare il dolore.

Consigli utili per modificare la dieta

Un aspetto che bisogna sicuramente considerare nel trattamento della disfagia esofagea, anche se non è l’unico aspetto, riguarda sicuramente la questione dieta.

E’ fondamentale considerare questo proprio perché, come abbiamo già accennato, questo disturbo può portare ad una perdita di peso, malnutrizione e anche disidratazione. Tutto ciò, a lungo andare, può compromettere la salute fisica del soggetto.

Quali sono, quindi, le raccomandazioni che si possono poi mettere in atto dal punto di vista alimentare per aiutare i soggetti che ne soffrono?

Sicuramente bisogna capire quali sono gli alimenti che possono essere difficili da deglutire. Ecco qualche consiglio specifico.

Difficoltà della deglutizione di alimenti liquidi

Una forma di disfagia esofagea potrebbe riguardare specificatamente gli alimenti liquidi. In questo caso, quindi anche gli alimenti solidi potrebbero essere difficoltosi per la deglutizione.

Una buona strategia potrebbe essere quella di utilizzare e ingerire acqua gelificata e polveri addensificanti, affinché riusciamo a sostituire le sostanze nutritive necessarie per una buona alimentazione.

In questo caso la consistenza dovrà essere quella tipica di un budino che può essere, quindi, deglutito facilmente.

Considerare le caratteristiche degli alimenti

Per capire come regolare la propria alimentazione è importante considerare le caratteristiche tipiche degli alimenti.

E’ opportuno considerare la consistenza dell’alimento, ad esempio la viscosità, l’omogeneità e la dimensione del boccone. In alcuni casi, infatti, si potrebbe avere difficoltà con bocconi più grandi o che aderiscono meno all’esofago stesso.

Per questo può poter esser utile preferire alimenti più morbidi come quelli che possono essere ingeriti col cucchiaino.

Un consiglio generale che risulta alquanto utile è quello di cercare di preferire alimenti dotati di una consistenza semi-solida, cercando ovviamente di variare e non mangiare sempre gli stessi alimenti. Questo è importante perché può influire anche sulla voglia di mangiare.

Quali sono gli alimenti consigliati?

Tra gli alimenti che si consiglia di inserire nella propria alimentazione nel caso di disfagia esofagea abbiamo la crema di riso, il purè di patate o magari patate lesse che quindi possono anche essere delle valide alternative ad alimenti necessari come la pasta.

Alimenti morbidi come la carne trita, il pesce, formaggi cremosi e quindi tutti gli alimenti che possono aderire ottimamente all’esofago e non dare troppo “fastidio” durante la fase della deglutizione.

Molto consigliato è anche lo yogurt liscio senza pezzi di frutta o anche il gelato, i budini e quindi tutto ciò che risulta essere morbido.

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