Soffri spesso di diarrea? Da cosa può dipendere? Ecco le risposte

Avete mai sofferto di diarrea? Sicuramente, almeno una volta nella vita, tutti noi ne abbiamo sofferto, per un motivo o per un altro. A volte basta far attenzione alle proprie abitudini alimentari per risolvere il problema.

La questione cambia, però, quando questa diviene frequente: cosa fare in questi casi e da cosa può dipendere? Cerchiamo di vederlo qui di seguito, mettendo in rilievo cause e relativi step da seguire per uscirne.

Diarrea: cos’è e quali sono i suoi sintomi?

Per quanto questo possa essere un termine molto sentito, iniziamo a parlarne definendolo in modo specifico.

La prima domanda da cui partiremo è: cos’è la diarrea?  Detta anche dissenteria, la diarrea è un disturbo dell’intestino che in relazione alla sua durata può essere acuta (in questi casi se dura meno di 14 giorni) o cronica (in questi casi dura più di 4 settimane.

Nel caso della forma acuta, si possono avere diversi attacchi di diarrea in pochi giorni, nella forma cronica invece la diarrea può arrivare a perdurare per mesi. La diarrea, dunque, può avere una diversa durata e questo perché alla base possono esserci diverse cause.

Prima di metterne in rilievo le cause, facciamoci un’altra domanda: “Come si manifesta?”

Attraverso delle scariche di feci liquide: in questo caso si ha infatti un’eccessiva perdita di liquidi con una conseguente disidratazione. I sintomi di quest’ultima sono infatti bocca asciutta, una frequenza cardiaca più alta, vertigini, pelle secca.

A questo punto la domanda sorge spontanea: “ perchè capita di avere queste scariche, sia che si parli di una forma cronica, che risulta essere quella più preoccupante, o di una forma acuta?”

Cause della diarrea: cosa fare?

Da quello che abbiamo detto, si evince come in alcuni casi i sintomi della diarrea possano risolversi in pochi giorni, in altri casi invece diventano frequenti e bisogna dunque intervenire.

Come la maggior parte di noi già sa, la diarrea può dipendere dall’ingestione di acqua o cibi contaminati da batteri o virus vari. Tra gli alimenti da considerare in questo senso abbiamo per esempio uova, carne cruda, molluschi.

In questo caso parliamo di una diarrea acuta. Come si agisce in questi casi?

Diarrea acuta: quali rimedi?

In tal senso si può agire in modo preventivo e dunque fare attenzione all’igiene: dunque, è consigliabile lavare in modo accurato le mani con acqua calda, sapone, prima di preparare o mangiare il cibo.

Per evitare delle intossicazioni alimentari, è utile cuocere il cibo accuratamente. Inoltre, fate attenzione ai dolcificanti: se assunti in dose eccessiva possono provocare il disturbo.

Come abbiamo visto, vi sono anche casi in cui la diarrea, però, può perdurare mesi interi e quindi è proprio in questi casi che si parla di una diarrea cronica. Parliamo dei casi in cui si soffre di un’intolleranza al lattosio o di un’intolleranza al glutine.

Diarrea ed intolleranza al lattosio

Nel caso di un’intolleranza al lattosio, si parla del fatto che vi è una ridotta produzione di lattasi che è proprio l’enzima utile per la digestione del lattosio. Cosa succede nel caso in cui il lattosio non venga digerito? Si accumula nell’intestino fino a fermentare per mezzo dei microrganismi della flora batterica intestinale, provocando i sintomi tipici della diarrea.

La diarrea può anche dipendere da alcune malattie dell’intestino come il Morbo di Crohn che colpisce proprio l’ultimo tratto dell’intestino tenue o dalla rettocolite ulcerosa che invece interessa il retto e il colon.

In alcuni casi la diarrea è il sintomo della diverticolite:divercolite: parliamo dell’infiammazione, come dice la parola stessa, dei diverticoli intestinali. Come comportarsi in questi casi? Cosa fare nello specifico, a livello pratico?

Sicuramente vi sono degli step specifici che devono essere tenuti in considerazione: innanzitutto bisogna rivolgersi al medico, il quale in base ai dati raccolti, sceglierà la strada da percorrere per guarire da questo inconveniente che in alcuni casi diventa un vero problema.

In base a quello che emergerà dall’anamnesi, il medico ci raccomanderà di ricorrere al breath test, se ha il sospetto che alla base della nostra diarrea cronica ci sia un’intolleranza al lattosio.

Oppure il dosaggio degli anticorpi anti- transglutaminasi e anti-  endomisio per diagnosticare una probabile intolleranza al glutine.

Per la diagnosi della malattia di Crohn occorre, invece, procedere con un esame endoscopico del tratto intestinale interessato e fare, nel caso, altri accertamenti come Tac o la risonanza magnetica.

In caso di diarrea frequente o cronica possono essere utili e quindi eseguiti anche altri test come l’anoscopia, un test diagnostico per rilevare eventuali fistole, per esempio o un esame addominale per rilevare la presenza di eventuali tumori.

A volte si arriva a sospettare anche una colica microscopica: in questi casi si può fare la biopsia del colon.

Come abbiamo visto, la diarrea può essere la spia di problemi seri: in questo articolo abbiamo messo in evidenza cosa fare e soprattutto a cosa fare primariamente attenzione, ovvero alla sua durata. Per qualsiasi dubbio, vi consigliamo di chiedere sempre il parere ad un nutrizionista esperto.

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