Diverticolosi: sintomi e dieta

Con il termine diverticolosi si intende la presenza di diverticoli: delle piccole cavità che assomigliano a minuscoli sacchetti che si possono formare in varie parti del tratto gastrointestinale (principalmente a livello del colon).

Questa patologia può essere asintomatica oppure manifestarsi con crampi, dolori e spasmi.

I fattori predisponenti sono: ètà, dieta povera di fibre (che porta alla riduzione dei movimenti peristaltici), sedentarietà, aumento della pressione endoluminale e riduzione della resistenza della parete intestinale.

I sintomi non sono dovuti alla presenza dei diverticoli ma all’alterazione della motilità colica associata.

Nello specifico:

  • alterazioni dell’alvo che portano a stipsi alternata a diarrea,
  • dolori di lieve entità nella fossa iliaca sinistra che regrediscono con l’evacuazione.

Una dieta ricca di fibre aumenta la peristalsi colica e riduce la pressione all’interno del colon: per questo si consiglia l’assunzione di circa 30-40g di fibre al giorno. Durante la fase acuta dell’infiammazione, però, è sconsigliabile l’aumento dell’apporto di fibre.

In presenza di diverticolosi, sono sconsigliati alimenti come cioccolato, cibi piccanti, spezie (ad esempio pepe, peperoncino, paprika), bevande gassate, alcolici, bibite ricche di fruttosio, cibi fritti e formaggi come pecorino, gorgonzola, provolone, roquefort.

Per the e caffè, è meglio preferire le rispettive versioni deteinate e decaffeinate.

Consigliata, invece, l’attività fisica regolare con una costante cadenza settimanale ed una durata di almeno 20-30 minuti al giorno: questo aiuterà a mantenere la tonicità dei muscoli della parete addominale ed a migliorare la motilità intestinale riducendo il ristagno delle feci a livello dei diverticoli.

Per quanto riguarda i pasti, è bene diminuire la quantità a fronte di un aumento della frequenza, quindi pasti piccoli ma frequenti. Abituarsi anche a regolarizzare l’evacuazione ad orari fissi, idratarsi correttamente (almeno 2 litri di acqua al giorno), moderare il consumo di carne e introdurre i cereali integrali nella propria dieta.

Un altro suggerimento utile è quello di asportare i semi ed evitare le varietà di frutta e verdura dove non è possibile allontanare queste parti di fibra compatta come fichi, fragole, lamponi, ribes, more, kiwi, melagrana, fagiolini, semi di girasole, nocciole e mandorle: in questo modo eviteremo che semi o parti non ben frantumate con la masticazione, rimangano intrappolate nei diverticoli portando alla loro infiammazione.

La ricerca scientifica, inoltre, ha dimostrato che una dieta ricca di carne, abbinata al sovrappeso, è associata positivamente alla diverticolosi: infatti, l’incidenza di questa patologia è nettamente inferiore nei soggetti che seguono una dieta a base vegetale.

In caso di dubbi o di presenza dei sintomi sopra riportati, è consigliabile sentire il parere del nutrizionista di fiducia.

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