Digiuno intermittente: quali sono i benefici?

Il campo dell’alimentazione e delle diete è davvero molto vasto tanto che è praticamente impossibile conoscere ogni aspetto e ogni buona pratica. A ciò si aggiungono gli innumerevoli falsi miti che accompagnano da sempre questo ambito, probabilmente perché essere in linea ed apparire magri e snelli è uno dei desideri di molti.

Rispetto a questo, quindi, ci sono tantissimi miti da sfatare in quanto non sono realmente efficaci e, soprattutto, salutari: ad esempio l’idea di non dover mangiare carboidrati quando si è a dieta è sostenuta da molti ma, in realtà, si tratta di un falso mito in quanto anche durante un regime alimentare rigido bisogna assumere tutte le sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno, tra cui anche i carboidrati.

Sicuramente la diffusione di tutti questi falsi miti e di queste innumerevoli strategie ha portato, nel tempo, ad una certa diffidenza verso questo ambito e soprattutto verso le “novità”; si è sempre un po’ scettici quando bisogna aprirsi a nuove opportunità e a nuove abitudini. Uno dei temi di cui ultimamente si sente parlare spesso è il digiuno intermittente: ne avete mai sentito parlare?

Probabilmente sì perché è un tema molto discusso e, soprattutto, è una tecnica che molti mettono in atto.

Molti, però, si domandano: quali sono i benefici reali? È una tecnica che funziona davvero? Scopriamo insieme i dettagli.

Digiuno intermittente: in cosa consiste?

Come suggerisce anche il nome, il digiuno intermittente è una pratica che consiste nell’alternare periodi di nutrizione, in cui quindi si mangia seguendo i principi della propria alimentazione, a periodi di digiuno, appunto. Ovviamente si tratta di alternanza tra questi due momenti e non di un digiuno fatto in modo irregolare o senza una regola precisa.

Ci sono varie tipologie di digiuni intermittenti e i più famosi sono i seguenti.

Digiuno a giorni alterni

Un metodo con cui poter mettere in atto il digiuno intermittente è quello che vede l’alternanza dei giorni in cui si mangia regolarmente a giorni in cui, ovviamente, non si fa un vero e proprio digiuno, ma si riduce l’apporto calorico per arrivare ad un massimo di 600 calorie. Quanti giorni bisogna “digiunare”?

Di solito è consigliato farlo per due giorni a settimana quindi avremo cinque giorni in cui si mangia regolarmente e due in cui, invece, l’apporto calorico è molto ridotto. Ovviamente i due giorni non devono essere consecutivi quindi, appunto, si può alternare.

Schema 16/8

Questo metodo è quello più conosciuto e consiste nel dividere la giornata in due parti essenziali ossia otto ore in cui si mangia e sedici ore di digiuno.

Vista così può spaventare ma, in realtà, si tratta di prolungare il digiuno notturno che si fa automaticamente quando si dorme; ad esempio può saltare la colazione e, quindi, mangiare a pranzo per poi poter mangiare fino alle otto di sera e, quindi, da quell’ora in poi iniziare di nuovo col digiuno.

Eat stop eat

Quest’ultimo metodo di digiuno intermittente consiste nel mangiare un giorno sì e l’altro no quindi, effettivamente, si alternano i giorni e l’alimentazione con cui procedere. Questo metodo, come potrete capire, è sicuramente più rigido e più impattante ecco perché si consiglia di effettuarlo per due settimane per poi interrompere.

Ovviamente in questo caso, così come in tutti i modi di procedere per il digiuno intermittente, durante la fase di digiuno si può bere e anche assumere bevande ipocaloriche come il caffè senza zucchero o una tisana.

Benefici del digiuno intermittente

E veniamo ora alla parte che spaventa molto meno rispetto a quella appena descritta. Sicuramente sentir parlare di digiuno non fa saltare nessuno dalla gioia, anche perché non siamo abituati a questo tipo di alimentazione, considerando che siamo circondati da cibo e anche da tantissime varietà di alimenti.

C’è un lato positivo, anzi più di uno, per cui vale la pena seguire il digiuno intermittente. Non siate diffidenti, quindi, e fatevi guidare nella scoperta dei vantaggi.

Perdita di peso

Uno dei primi benefici che comporta il digiuno intermittente è la perdita di peso, desiderio che quasi tutti noi abbiamo nel cassetto. Questo sicuramente è dovuto al fatto che tramite il digiuno intermittente si diminuisce il rapporto calorico quotidiano e ciò, inevitabilmente, porta ad una perdita di peso alquanto veloce e anche senza troppa fatica.

Migliore digestione

Un altro grosso beneficio che si ha tramite il digiuno intermittente è il fatto che possiamo avere una digestione migliore in quanto, proprio grazie al ridotto apporto calorico, vari parti del nostro corpo come l’intestino, lo stomaco, il pancreas e il fegato non devono continuamente “lavorare” per la digestione, appunto.

Miglioramento e aumento della massa muscolare

Come abbiamo accennato, spesso il digiuno intermittente viene effettuato da sportivi a livello agonistico: perché?

Tramite il digiuno abbiamo l’aumento della secrezione dell’ormone della crescita che, quindi, accelera la sintesi proteica e rende i grassi disponibili così da poter essere consumati. In questo caso, quindi, si consumano più grassi e più velocemente e si mettono su muscoli.

Ecco perché il digiuno intermittente è molto consigliato sia per chi vuole perdere peso, sia per chi vuole migliorare il proprio benessere fisico e mentale.

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