19 Set Candida intestinale: cosa mangiare se presente?
Avete mai sentito parlare della candida intestinale?
La maggior parte di voi, molto probabilmente, saprà di cosa stiamo parlando e di come sia difficile riuscire a capire cosa mangiare e cosa bisogna evitare in questi casi.
Tanti di voi molto probabilmente non lo sanno ancora, non temete però, qui di seguito proveremo a capire tutto questo per darvi quante più informazioni possibili.
Cos’è la Candida? La prima domanda da porsi
È un fungo che generalmente è già presente nel nostro corpo, nel nostro intestino e che in particolari condizioni può provocare delle infiammazioni dovute ad uno squilibrio delle proprie difese immunitarie.
Nello specifico i batteri crescono in modo smisurato e la flora batterica intestinale perde quella che è la sua funzione di controllo sugli elementi che proliferano nell’intestino stesso.
Il più comune fungo è il Candida Albicans che si ritrovata in soggetti assolutamente sani a livello di intestino, cavo orale (bocca) e vagina.
Nelle donne il tutto si manifesta attraverso specifici sintomi: possono infatti essere manifestati gonfiore addominale, al termine dei pasti, dolori o coliche addominali, fatica e stanchezza.
Anche negli uomini può manifestarsi tutto questo ma sono meno frequenti gli effetti dell’infezione.
Cause e diagnosi della candida intestinale
Chi non è attento alla propria dieta e consuma troppi carboidrati è più predisposto alla comparsa di questa infezione.
Anche una carenza di vitamine, un prolungato stress fisico e psicologico possono rappresentare dei fattori di rischio, come alcune patologie tra cui il diabete.
La candida può essere trasmessa in via orale, quindi quando si portano alla bocca parti del corpo come le mani già contaminate.
Può essere trasmessa tramite i rapporti sessuali poiché è comunemente presente sui genitali.
La diagnosi di candida intestinale risulta spesso complessa, soprattutto se l’infezione è solo a livello del tratto enterico.
Questo perché la sintomatologia potrebbe essere tranquillamente confusa con altri sintomi tipici di altre malattie intestinali.
Per avere una diagnosi certa è opportuno quanto necessario effettuare una colonoscopia o una biopsia proprio a livello intestinale.
Il ruolo dell’alimentazione
Cosa possiamo mangiare?
Come abbiamo detto un’alimentazione scorretta può portare alla comparsa della candida intestinale.
Per questo è opportuno fare attenzione a cosa dobbiamo mangiare.
In tale senso occorre prediligere:
- Vitamine, sali minerali contenuti per esempio nella verdura e nella frutta
- Fibre poiché in grado di stimolare la proliferazione di batteri buoni
- Probiotici che altro non sono che dei microrganismi che, se somministrati in quantità adeguata ci aiutano ad avere dei benefici.
Possiamo in tal senso prediligere pesce, la carne magra, l’aglio e lo yogurt, acqua, legumi (con moderazione), olii vegetali spremuti a freddo e frutta secca.
Insieme a tutto quello che abbiamo visto fin ora, è possibile anche abbinare la vitamina B12 e l’acido folico poiché possono aiutarvi a rinforzare le vostre difese immunitarie e prevenire cosi’ la comparsa di questa infezione.
Per debellarla potete anche ricorrere ai fermenti lattici per ripristinare la normale flora batterica intestinale.
Poiché ne esistono di diversi tipi, chiedete un parere ad un professionista esperto che saprà darvi il giusto consiglio.
Cosa dobbiamo evitare?
Sicuramente gli zuccheri: in un certo senso dovremmo consumare con moderazione i cereali e i derivati che contengono i carboidrati che non devono essere eliminati ma assunti con moderazione.
Evitiamo dunque bevande zuccherate, merendine realizzate con farine non integrali e limitiamo l’assunzione di latte e derivati.
Evitiamo il consumo di pane, di formaggi , alcolici, cibi affumicati e alcuni condimenti come l’aceto, insaccati e salumi.
Ricordiamo che è importante trattare questa infezione poiché se trascurata può portare a delle complicanze.
Parliamo di allergie, intolleranze alimentari, colite.
Trattamento della candida: quali farmaci?
La candida può essere trattata anche a livello farmacologico. Ovviamente tutto ciò che concerne la scelta del farmaco e la posologia sono stabilite dal vostro medico.
Per eventuali suggerimenti su come comportarsi in caso di dubbi è possibile richiedere una consulenza con un nostro nutrizionista online.
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